Dove la Svizzera è più svizzera?

I produttori dell'ultimo film di Heidi hanno scelto la Bassa Engadina e hanno girato qui la versione moderna del classico. Dove le case engadinesi di 500 anni fa, con i loro muri spessi e le magnifiche facciate a graffito, premono contro i pendii delle montagne, l'acqua minerale sgorga dalla roccia, i ruscelli di montagna scorrono e le mucche felici pascolano sulle alpi, il mondo sembra davvero ancora in ordine. Per mantenerlo tale al confine con l'unico parco nazionale della Svizzera, la Bassa Engadina sta puntando su un turismo orientato alla natura e alla cultura. Un passo importante in questa direzione è il progetto nazionale "Vacanze dall'auto", per il quale Engadin Scuol è stata scelta come destinazione pilota.

Godere della natura
Numerose offerte naturalistiche, tutte raggiungibili con i mezzi pubblici, permettono ai vacanzieri di scoprire i tesori della Bassa Engadina in compagnia di esperti e di apprendere interessanti informazioni di base. Ad esempio, nei caratteristici paesaggi terrazzati della Bassa Engadina, creati secoli fa, dove si riproducono uccelli in via di estinzione, o durante le missioni di conservazione della natura, dove è possibile dare una mano. Le escursioni nel regno dei camosci e degli stambecchi nel Parco Nazionale sono tra le esperienze più suggestive. Durante il rut dei cervi, a settembre, gli ospiti possono sperimentare come i re della foresta combattano le loro battaglie territoriali con forti ruggiti. Più tranquillo e mistico è invece il "God da Tamangur", il bosco di pini cembri più alto d'Europa, simbolo della tenacia e della volontà di sopravvivenza dei retoromani che si sforzano di preservare la propria cultura e identità linguistica.

Escursioni su un totale di 1000 chilometri di sentieri
Protagonista indiscussa è la Via Engiadina, che percorre il versante soleggiato dell'alta valle attraverso villaggi montani apparentemente dimenticati e paesaggi alpini intatti, ripagando lo sforzo con magnifiche viste sulle cime circostanti. Se volete godervi i 60 chilometri con 4305 metri di dislivello attraverso la Bassa Engadina senza bagagli, potete ottenere le informazioni necessarie presso l'ufficio turistico.

Mountain bike
La Bassa Engadina è fatta anche per gli appassionati di mountain bike, che possono scegliere tra una rete di oltre 500 chilometri di percorsi: tour tranquilli e giri panoramici, ma anche single trail e discese mozzafiato. Chi vuole pedalare in compagnia di atleti di alto livello dovrebbe prendere nota del National Park Bike Tour. Questo percorso, uno dei più belli dell'intero arco alpino, prevede 138 chilometri, 4010 metri di dislivello e 3 passi.

Tra i dorados per gli amanti degli sport acquatici c'è l'Inn
che nei suoi tranquilli passaggi invita a suggestive escursioni in canoa e kayak. Tuttavia, essendo il fiume da rafting più selvaggio delle Alpi, come si presenta nella Bassa Engadina, ha anche delle vere e proprie avventure da offrire. Mentre la Gola dello Scuoler è ancora piuttosto tranquilla, tanto che le famiglie con bambini di età superiore agli otto anni possono divertirsi qui, la Gola del Giarsun, tra Susch e Ardez, è considerata una sfida assoluta: una cavalcata tra acque rocciose selvaggiamente schiumose che scrosciano tra alte pareti di roccia.

Piccoli consigli per l'avventura
Ma non ci sono solo l'architettura caratteristica e la lingua retoromanza: anche la cucina è unica. Se non solo volete assaggiare la torta di noci dell'Engadina, il Salsiz e il Bündnerfleisch, ma anche preparare voi stessi piatti come i capuns, i pizokels o la zuppa d'orzo, potete partecipare a speciali corsi di cucina. O che ne dite di una visita al malgaro, che vi svelerà i segreti della sua produzione di formaggio? A proposito: dal 2004 in Bassa Engadina si produce nuovamente birra. In particolare, nella Bieraria Engiadinaisa di Tschlin; ogni martedì è possibile effettuare visite con degustazione. Un passatempo avventuroso è il monopattino, che può essere descritto come una bicicletta senza pedali o un monopattino con grandi ruote da bicicletta e viene utilizzato come mezzo di trasporto da oltre 100 anni. Se volete provarlo: basta noleggiarlo alla stazione a monte della seggiovia Ftan-Nateas e rotolare rilassati lungo i prati con vista su Ftan e Tarasp fino alle Dolomiti della Bassa Engadina.